Ponte pietra
Verona centro Slow

Verona Slow

Verona rimanda ad un’associazione immediata con il tema dell’amore, che a sua volta è legato alla figura di William Shakespeare, il drammaturgo inglese che scelse di ambientare la tragedia di Giulietta e Romeo a Verona. In via Cappello si trova, infatti, la casa di Giulietta, meta attrattiva per molti turisti, ma rischiosa di creare overtourism per Verona. La maggior parte dei turisti che si recano a Verona, infatti, visitano la Casa di Giulietta per portare con sè un ricordo fotografico sul Bacone di Giulietta.

Un altro importante simbolo di Verona è l’Arena, il terzo anfiteatro romano per grandezza giunto fino a noi, e sicuramente il meglio conservato, nonostante nel 1117 un forte terremoto abbia distrutto il triplice ordine di arcate sovrapposte che lo circondavano interamente. Originariamente era collocata all’esterno delle mura cittadine, ma successivamente per esigenze difensive venne inglobata all’interno dell’urbe. L’Arena è visitabile non solo di giorno, ma è anche da vivere alla sera partecipando a spettacoli di opera, oppure assistendo a concerti o festival di musica.

L’Arena di Verona

Tra i musei civici maggiormente visitati vi sono:

-il Museo del Teatro Romano, un grande complesso archeologico che risiede nel quartiere di Veronetta a Verona, in prossimità dell’ansa del fiume Adige; nel Teatro romano stesso nelle serate estive esso viene usufruito per fare rappresentazioni teatrali aperte al pubblico, o esibizioni di danza o concerti;

-il Museo Civico di Storia Naturale di Verona, uno dei più importanti musei naturalistici d’Italia e d’Europa, fu fondato nel XVI secolo da Francesco Calzolari, che iniziò ad interessarsi alle erbe medicinali che nascevano sul Monte Baldo, pertanto decise di creare a Verona un suo museo naturalistico.

il Museo degli Affreschi Giovanni Battista Cavalcaselle, situato all’interno del convento di San Francesco al Corso, risalente al XIII secolo, è annesso anche alla Tomba di Giulietta, aperta nel 1935 da Antonio Avena nel luogo in cui era stata posta l’arca che accolse i corpi di Romeo e Giulietta (secondo una leggenda), facendone diventare una attrazione turistica.

il Museo di Castelvecchio è uno dei più importanti musei della città di Verona, e si occupa della conservazione di arte italiana ed europea. Ospita trecento dipinti e sessanta sculture, che datano dal Trecento, il secolo della grande fioritura politica e culturale della signoria scaligera, alla fine del Settecento.

Verona, Castelli e Ponti

-il Museo Lapidario Maffeiano, fondato nella prima metà del Settecento dal veronese Scipione Maffei, nacque grazie al lavoro del fondatore stesso, che raccolse centinaia di iscrizioni e affidò all’architetto e pittore Alessandro Pompei l’edificazione di un luogo adatto all’esposizione e alla conservazione dei reperti.

Diversi sono gli spazi espositivi, tra cui il centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, zona sotterranea di reperti Romani, Longobardi e Medievali, realizzato all’interno del sito archeologico degli Scavi Scaligeri venuti alla luce tra il 1981 ed il 1983, nel quale vengono ospitate mostre fotografiche, oltre a workshop tematici, itinerari didattici, corsi di fotografia, spettacoli e letture.

Tra le chiese principali vi sono San Zeno, il Duomo, Santa Anastasia, San Fermo; secondarie sono  le chiese di san Giorgio in Braida, Chiesa di Santo Stefano, Chiesa di Santi Siro e Libera, Chiesa di San Giovanni in Valle, Chiesa di Santa Maria in Organo.

Con riferimento alla città di Verona risulta di fondamentale importanza considerare il turismo culturale in senso più ampio, in quanto tutto può essere considerato cultura, anche quella legata cibo tipico veronese, di cui la città ne va fiera; pertanto si parla di turismo culturale museale, religioso, musicale e teatrale, enogastronomico.

Dai dati forniti dal Comune di Verona e presentati all’interno del piano strategico DMO della città di Verona emerge che  nel periodo 2013-2016 vi è stata una crescita della domanda per musei e monumenti, ad eccezione del 2015 che ha visto una riduzione del -2,06%, ma compensata dal 2016 che ha visto un incremento del +11,61%. Anche il 2017 vede un incremento di presenze di +7,41% rispetto al 2016, mentre nel 2018 si rileva una diminuzione del -6,91% rispetto all’anno precedente.

Verona tuttavia non è solo turismo culturale, ma presenta alcuni ingredienti che, se combinati insieme e declinabile in una chiave autentica, creano un prodotto slow unico.

In tal senso SloWerona si occupa di scoprire quali altri punti di interesse alternativi possano permettere al turista e al cittadino stesso di assaporare la cultura del territorio veronese, di fermarsi ed immergersi in un popolo ricco di valori artistici, panoramici, paesaggistici. E’ possibile citare, in primis, Castel San Pietro, che permette di ammirare Verona dall’alto ed è raggiungibile con la funicolare, oppure attraverso un itinerario urbano di trekking che si snoda lungo la cosiddetta “strada antica”, piuttosto stretta ma caratteristica. È proprio percorrendo questa strada che si può passare per la Chiesa di San Giovanni in Valle e per la Fontana di Ferro, passando anche per le rovine del Castello Visconteo, scoprendo così meraviglie un po’nascoste ai più.

Verona e paesaggi mozzafiato dall’alto

Altre offerte turistiche innovative che potrebbero essere considerate in maniera sinergica per formare SloWerona sono in primis il Club di Giulietta, ovvero un’associazione culturale che si occupa della Posta di Giulietta da molti anni, rispondendo alle lettere che arrivano da tutto il mondo, facendo diventare questo fenomeno unico e tenendo viva la tradizione epistolare e di appannaggio di poche persone. Questo fenomeno unico e suggestivo ha fatto di Verona la capitale dell’Amore.

Verona, turismo romantico e Club di Giulietta

Un altro tassello slow, inoltre, dato che a fare padrone del turismo culturale tradizionale in senso stretto, oltre ai musei vi sono le chiese, è rappresentato dal turismo religioso “nascosto”, come quello rappresentato dalla fondazione Verona Minor Hierusalem, nata da un sigillo del 1474 che attribuisce a San Zeno il ruolo di patrono di una Gerusalemme in riva all’Adige e secondo lo storico medievalista Franco Cardini, Verona presenta anche un assetto geomorfologico e urbanistico che lega tra loro alcune chiese come Santo Sepolcro (oggi Santa Toscana), Santa Maria di Nazaret, Santa Maria in Betlemme, Santa Trinità in Monte Oliveto e il Monte Calvario (oggi San Rocchetto), la Fontana del Ferro (come la Fonte nei pressi di Nazaret dove apparve l’Arcangelo Gabriele) o la Scala Santa che qui sale verso la chiesetta di Santa Maria di Betlemme.

La Fondazione Verona Minor Hierusalem ha adottato, per lo sviluppo del volontariato culturale, il modello organizzativo circolare “Tessere relazioni per il bene comune. Un modello per lo sviluppo del volontariato in sinergia con il territorio”, attraverso la creazione di un network tra volontari, che donano il proprio tempo e i professionisti che ricambiano i volontari con know how interdisciplinare e territorio stesso. Il modello pertanto rappresenta tutte le caratteristiche per essere declinato in chiave slow, valorizzando i percorsi autentici, ma meno noti in quanto rispetterebbe tutte le caratteristiche slow e inoltre trova riscontro nei valori della Costituzione Italiana, nell’Agenda Europea per la Cultura e nell’Agenda ONU 2030, in particolare ai punti 11,16,17.

Verona, chiese e santuari

Verona inoltre è ricca di palazzi antichi o ville nel centro storico, la cui progettazione di experience di visita unite a degustazioni territoriali, permetterebbe un’immersione slow a 360 gradi e nella città e un viaggio nel passato.

Verona ville e palazzi

Altre experiences slow, mai approfondite in maniera slow potrebbero essere i tour dei Balconi di Verona, tour dei pozzi, un tour dei giardini, tour delle fontane, tour delle statue, tour dei ponti.

Nello specifico, con riferimento al tour dei giardini di Verona, la meta finale porterebbe ai meravigliosi Giardini Giusti, che si caratterizzano per la presenza di tutti gli elementi di moda nei giardini del Cinquecento: vasi con agrumi, statue mitologiche, fontane, cedraia, grotte, mascheroni, reperti romani e padiglioni per sostare e ammirare il panorama. Il giardino di pianura, ripartito in nove quadrati, è diviso in stanze simmetriche, dominate da aiuole di bosso e statue mitologiche di Diana, Venere, Atlante, Apollo, Adone. Dal belvedere ricavato sopra la testa del mascherone si può godere uno dei più famosi panorami slow della città di Verona.

Verona e i giardini

Di seguito una tabella riepilogativa delle principali esperienze slow da vivere a Verona centro

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